La Creazione del Cavallo

LA CREAZIONE DEL CAVALLO

Qualcosa vi fu sparso sopra. Fu il Dio Hasteyolti che ve lo sparse. Si mosse e divenne vivo. Gemette. Estsànatlehi, la Donna Mutevole, l’Uomo-donna di turchese, colui che ha collocato i 12 sostegni del cielo, cominciò a cantare.
I suoi piedi furono fatti di arcobaleno.
Questo si dice e questo è il motivo per cui il cavallo ha i piedi striati.
Anche la sua andatura fu arcobaleno, le sue briglie fili di sole. Il suo cuore fu fatto di pietra rossa. I suoi visceri furono acqua di ogni genere e la sua coda fu pioggia nera. La sua criniera fu una nube striata di sole. I lampi in lontananza crearono il suo muso. Una grande, larga stella scintillante formò l’occhio e gli striò il muso.
Le gambe posteriori furono bianche, quelle anteriori nere.
Grosse perle formarono le sue labbra; conchiglie i suoi denti perchè non si consumino presto. Un flauto nero gli fu posto in bocca. Il suo ventre fu fatto d’aurora: da una parte bianco, dall’altra nero – da una parte vita, dall’altra morte.


Tratto da “Il sogno della ragione” di Brunamaria Dal Lago